Camino Real


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Viaggio in Perù e Bolivia - Ottobre 2000

 

Il viaggio (by Avventure nel Mondo - un saluto a tutti i partecipanti) è iniziato con l'arrivo a Lima, capitale un po' "sgarrupata" del Perù, dalla quale con il furgoncino di Jerry siamo partiti alla volta di Pisco (e chi si può dimenticare il pisco saur?) e della penisola del Paracas, con escursione sulle isole Ballestas in mezzo ai Leoni marini, ai pinguini e...alla puzza di guano!

Continuando lungo la costa abbiamo raggiunto Nazca dove, a bordo di un traballante aereo, abbiamo ammirato le stupefacenti figure tracciate dagli Incas. Superata Cauchilla (e le sue mummie nel deserto) e Camanà, abbiamo raggiunto Arequipa, bella città coloniale del Sud del paese caratterizzata dalla Cattedrale e dal Monastero di Santa Catalina.

Lasciata la costa, ci siamo addentrati verso l'interno facendo un escursione nel maestoso Colca Canyon (sigh...ma non abbiamo visto i condor!!) per arrivare a Puno, grosso centro sulle rive del Lago Titicaca. Non potevamo non visitare quindi le "mitiche" isole galleggianti degli Uros e la tranquilla isola di Taquile.

Da Puno abbiamo proseguito per la Bolivia e per la sua capitale La Paz. La vista mozzafiato di una città di un milione di abitanti apparirci improvvisamente in un canyon sarò difficile da dimenticare. Oltre alla visita alla città, ai suoi monumenti, ai suoi pittoreschi mercati (come quello delle streghe) ci siamo addentrati nei dintorni affrontando un breve trekking sul massiccio del Condoriri (da consigliare per chi si recherà da quelle parti...). Al ritorno verso Puno, tappe importanti sono state la visita dei siti archeologici di Tiwanako (con la mitica Porta del Sole) e di Sillustani.

Lasciata Puno abbiamo raggiunto Cuzco, ovvero "l'ombelico del mondo" per gli Incas, dove, oltre alla tranquillità della città (sembrava un paesotto svizzero), abbiamo visitato la cattedrale ma soprattutto i siti archeologici (Tambo Machay, Puca Pucara, Qenko e soprattutto Sacsayhuaman con la sua "energia" che sprizzava dalle maestose mura) e la vicina Pisac con il suo colorito mercato.

Ultima tappa, ma non certamente per importanza, è stata quella di Machu Picchu raggiunta dopo aver lasciato Cuzco in treno e fatto il trekking breve di due giorni. La vista della città perduta apparire dalle nebbie del mattino è sicuramente qualcosa di magico ed indimenticabile e che vale da solo il costo del viaggio. Da consigliare anche l'ascesa allo Huayna Picchu, impegnativa sia in salita che in discesa, e la discesa verso Agua Caliente da dove riprendere il treno per Cuzco.